competition.education.

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Cittadella dell'Edilizia

con Sezione di Architettura: Pasqualini Attilio e Turra Vito

 

 

 

 

Como

Cliente: ANCE Como

Progetto: 2010

S.U.:  3.600m2

Volume: 21.000m3

Budget: 3.500.000,00

Categoria:competition.education.

1 - Descrizione dell’area
L’area individuata per la realizzazione del nuovo complesso edilizio, posta a cerniera tra diverse zone urbane artigianali–industriali e residenziali terziarie, è caratterizzata da un discreto declivio sull’asse est-ovest, con strade perimetrali, disposte sui tre lati, che la connettono ai vari ambiti funzionali circostanti. Tale localizzazione oltre a consentire un’elevata accessibilità attribuisce alla stessa un’elevata percezione nel contesto urbano.
In particolare da sottolineare la posizione che assume nel rapporto con la rotatoria stradale, posta in lato sud-est,
sullo snodo tra Via del Lavoro e Via Belvedere; luogo sommitale da cui cogliere l’insieme dei fatti urbani e del paesaggio con sullo sfondo il colle dominato dalla Torre medioevale del Baradello. Da questa posizione inoltre è possibile accedere direttamente anche all’area destinata ai parcheggi veicolari, posta al piede della collina sulla quale sorge la chiesa di Via Massimiliano Kolbe.
2 – Descrizione della soluzione progettuale
Muovendo dalla lettura dei fatti urbani presenti, delle condizioni topografiche e geografiche del luogo, nonché daglielementi funzionali richiesti dal programma di progetto, si è pensato ad un impianto capace di dialogare di volta in
volta con le situazioni urbane esistenti sui tre diversi lati dell’area. Il progetto definito da un unico organismo architettonico è tuttavia costituito da due figure tipologiche distinte, laprima, un edificio lineare, contiene il laboratorio di cantiere e la seconda, un edificio a corte, destinato alle attività didattiche e agli uffici. Lungo via del Lavoro si inserisce il laboratorio per le attività di cantiere, la parte volumetricamente più rilevante, sia per continuità con il restante paesaggio, fatto di strutture produttive, sia per schermare e proteggere dal rumore del traffico veicolare le funzioni didattiche e quelle terziarie degli uffici soprastanti.
Sul lato nord del laboratorio si appoggiano i corpi delle attività didattiche e terziarie, organizzate in corpo doppio con orientamento nord-sud così da ottimizzare l’esposizione eliotermica dell’edificio ed affacci principali est-ovest rivolti anche sulla corte centrale. La corte interna, utilizzata principalmente a supporto delle attività didattiche e scolastiche, prospetta sul paesaggio urbano, di Via San Bernardino, dominato in lontananza dalla torre del Baradello. Inoltre lo slittamento delle due figure genera un ampio spazio destinato alle attività di cantiere all’aperto che trova accessibilità dalla Via San Bernardino. Su tale piazzale prospetta un porticato, non richiesto dal programma progettuale, ma derivante dalla conformazione naturale dell’area, in declivio, destinato ad accogliere una quota di parcheggi richiesti o altri spazi per eventuali rimessaggi del cantiere. Gli ingressi pedonali alla scuola ed agli uffici sono invece collocati in angolo ai due corpi dei fabbricati prospicienti lo snodo viabilistico tra Via del Lavoro e Via Belvedere così da essere facilmente accessibili e percepibili dai vicini parcheggi. Tale localizzazione degli ingressi fa assumere inoltre alla composizione architettonica una connotazione simbolica e percettiva adeguata al carattere istituzionale delle funzioni previste. A sottolineare tale carattere il porticato in doppia altezza, che disimpegna in modo autonomo sia gli ingressi della scuola sia quelli degli ufficisoprastanti, dell’ESPE, della Cassa Edile e del CPT, e l’imponente lucernario triangolare che scava in angolo il
volume del laboratorio.