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Descrizione dell’area
L’area individuata per la realizzazione del nuovo complesso edilizio, posta
a cerniera tra diverse zone urbane artigianali–industriali e residenziali
terziarie, è caratterizzata da un discreto declivio sull’asse est-ovest, con
strade perimetrali, disposte sui tre lati, che la connettono ai vari ambiti
funzionali circostanti. Tale localizzazione oltre a consentire un’elevata
accessibilità attribuisce alla stessa un’elevata percezione nel contesto
urbano.
In particolare da sottolineare la posizione che assume nel rapporto con la
rotatoria stradale, posta in lato sud-est,
sullo snodo tra Via del Lavoro e Via Belvedere; luogo sommitale da cui
cogliere l’insieme dei fatti urbani e del paesaggio con sullo sfondo il
colle dominato dalla Torre medioevale del Baradello. Da questa posizione
inoltre è possibile accedere direttamente anche all’area destinata ai
parcheggi veicolari, posta al piede della collina sulla quale sorge la
chiesa di Via Massimiliano Kolbe.
2 – Descrizione della soluzione progettuale
Muovendo dalla lettura dei fatti urbani presenti, delle condizioni
topografiche e geografiche del luogo, nonché daglielementi funzionali
richiesti dal programma di progetto, si è pensato ad un impianto capace di
dialogare di volta in
volta con le situazioni urbane esistenti sui tre diversi lati dell’area. Il
progetto definito da un unico organismo architettonico è tuttavia costituito
da due figure tipologiche distinte, laprima, un edificio lineare, contiene
il laboratorio di cantiere e la seconda, un edificio a corte, destinato alle
attività didattiche e agli uffici. Lungo via del Lavoro si inserisce il
laboratorio per le attività di cantiere, la parte volumetricamente più
rilevante, sia per continuità con il restante paesaggio, fatto di strutture
produttive, sia per schermare e proteggere dal rumore del traffico veicolare
le funzioni didattiche e quelle terziarie degli uffici soprastanti.
Sul lato nord del laboratorio si appoggiano i corpi delle attività
didattiche e terziarie, organizzate in corpo doppio con orientamento
nord-sud così da ottimizzare l’esposizione eliotermica dell’edificio ed
affacci principali est-ovest rivolti anche sulla corte centrale. La corte
interna, utilizzata principalmente a supporto delle attività didattiche e
scolastiche, prospetta sul paesaggio urbano, di Via San Bernardino, dominato
in lontananza dalla torre del Baradello. Inoltre lo slittamento delle due
figure genera un ampio spazio destinato alle attività di cantiere all’aperto
che trova accessibilità dalla Via San Bernardino. Su tale piazzale prospetta
un porticato, non richiesto dal programma progettuale, ma derivante dalla
conformazione naturale dell’area, in declivio, destinato ad accogliere una
quota di parcheggi richiesti o altri spazi per eventuali rimessaggi del
cantiere. Gli ingressi pedonali alla scuola ed agli uffici sono invece
collocati in angolo ai due corpi dei fabbricati prospicienti lo snodo
viabilistico tra Via del Lavoro e Via Belvedere così da essere facilmente
accessibili e percepibili dai vicini parcheggi. Tale localizzazione degli
ingressi fa assumere inoltre alla composizione architettonica una
connotazione simbolica e percettiva adeguata al carattere istituzionale
delle funzioni previste. A sottolineare tale carattere il porticato in
doppia altezza, che disimpegna in modo autonomo sia gli ingressi della
scuola sia quelli degli ufficisoprastanti, dell’ESPE, della Cassa Edile e
del CPT, e l’imponente lucernario triangolare che scava in angolo il
volume del laboratorio. |