competition.leisure.urban

 

200 Passi

Con Pasqualini Attilio e Turra Vito, l'artista Martinelli Felice e l'agronomo Bara Gianpietro

 

 

 

 

 

 

Peschiera del Garda VR

Cliente: C&M

Programma:

Progetto: 2011

Area:8.700m2

Budget: 1.500.000,00€

Categoria:competition.leisure.urban

Il progetto ricerca caratteri e ragioni d’intervento a partire dai caratteri della città.
1- Tali caratteri, come si sa, non rivelano soltanto l’attuale ruolo di polo turistico ma soprattutto quello storico di città caposaldo di un territorio fortemente definito dai fatti geografici e dalle relazioni con la città di Verona. Ruolo questo condizionato da un quadro di relazioni variabili nel lungo periodo per il prevalere, di volta in volta, della collocazione geografica di"frontiera” tra l’area lombarda e venetao dalla collocazione centrale rispetto alle connessioni tra lago e pianura.
Su questo diverso ruolo prevale comunque nella sedimentazione urbana l’elemento di “frontiera” che impone al sistema insediativo uno straordinario disegno con la costruzione in epoca cinquecentesca delle “mura magistrali” e il successivo innesto nel corpo storico di presenze monumentali “fuori scala”, la rocca con la piazza d’armi, le caserme, l’ospedale. Da qui la particolare conformazione del paesaggio urbano, caratterizzato fortemente dal singolare rapporto tra terra e acqua, tra dentro e fuori le mura. Qui il progetto applica un primo criterio di connessioni secondo il quale proprio per confermare la discontinuità tipologica necessaria alla messa in valore delle mura, si affida al rafforzamento dei percorsi facendo partire proprio dalla piazza della Rocca un “pontile ligneo” che gradualmente guadagna la quota dei bastioni per
porsi visivamente in relazione con l’esterno.
Del resto nel periodo degli Scaligeri per mettere in continuità la rocca fortificata con l’esterno sé né instaurò la diretta connessione attraverso un pontile, vera e propria strada sopra il Mincio.

2- Peschiera, città di transito e turistica,vede nella Piazza della Rocca uno spazio “scambiatore” tra le attività commerciali inserite nel tessuto storico e i percorsi verso l’esterno. Il progetto assume quindi la complessità tipologica dello spazio pubblico secondo un criterio di riproporzionamento e riarticolazione volto a conferire nuova e più estesa praticabilità alla Piazza Ferdinando di Savoia.

3- La forte suggestione creata dalla darsena e dalla vista, che si ha di questa verso la fabbrica delle caserme, ha innescato un procedimento compositivo di completamento e rafforzamento dello storico manufatto del ponte dei voltoni. Una grande gradonata in mattoni è innestata a connessione con il percorso dei “voltoni” così da essere allo stesso tempo risalita e luogo scenico per le manifestazioni che si svolgono sulla darsena. La gradonata si pone inoltre come elemento urbano in relazione con la collina artificiale, a piani erbosi salienti, posta sopra i voltoni come conclusione al disegno complessivo della piazza. In questo punto gli elementi progettuali generatori dei percorsi si condensano in un'unica immagine per riassumere il carattere della piazza come luogo di cerniera tra interno ed esterno, la strada ed il ponte, la gradonata ed il pontile aereo che spuntando dalla chioma degli alberi raggiunge gli spalti. La piazza così pensata diverrà collettivamente un’esperienza reale del vissuto urbano, spazio per nuova conoscenza della città e luogo di memoria nell’immaginario comune estendendo i percorsi del centro storico verso le mura ed il paesaggio del lago e del fiume.